Tutelare l’ecosistema marino, riducendo lo sforzo pesca e la mortalità delle risorse ittiche.
Così la nota della Regiona Puglia a seguito della decisione di prorogare sino all’ 8 settembre e non come inizialmente previsto al 27 agosto, il fermo pesca obbligatorio nelle marinerie pugliesi da Bari a Manfredonia.
Uno stop di un mese, partito il 29 luglio, alle attività con il sistema a strascico.
“La decisione di prorogare il fermo è stato valutato dagli Uffici regionali, anche su sollecitazione del sistema imprenditoriale ittico” afferma, nella nota, il governatore pugliese Michele Emiliano.
“Sussistono, difatti, specifiche esigenze biologiche nonché la necessità di ridurre lo sforzo di pesca che incide negativamente sulla condizione dei principali stock ittici oggetto di prelievo”, ribadisce il Presidente della Regione Puglia.
Pertanto la Giunta regionale ha deliberato nella giornata odierna, un ulteriore periodo di arresto temporaneo obbligatorio per le navi da pesca iscritte nei Compartimenti marittimi da Manfredonia a Bari.
Una decisione questa che applica quanto previsto dalla normativa nazionale che autorizza le Regioni , se necessario, a deliberare ulteriori periodi di stop per talune attività, ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti.