Giovedì scorso, il pregiudicato 67enne Gaetano Arnesano, saluta sull’uscio di casa la sua compagna che, vedendolo uscire con i candelotti pieni di tritolo, gli chiede dove gli avrebbe piazzati.

Lui le dice soltanto che l’avrebbe sentito al telegiornale ed esce a bordo della sua bici con 3 kg e mezzo di esplosivo nascosto sotto il giubbotto. Un vecchietto che non avrebbe dato nell’occhio, insomma.

Arriva in piazza Mazzini al centro di Trani, a 500 metri dalla Procura e da altri luoghi sensibili, e lascia il materiale nei pressi di un cassonetto: il quantitativo sarebbe stato funzionale anche a far saltare un intero stabile e, al momento, non si esclude nessuna pista.

Subito, però, la volante dei Carabinieri della compagnia di Trani si precipita sul posto fermando l’uomo e arrestandolo in flagranza di reato.

La perquisizione personale è stata estesa anche alla sua abitazione dove sono stati rinvenuti altri 7 kg di tritolo: i coabitanti – su cui sono state estese le indagini -, 47enne Anna Olivieri e un 39enne di origini marocchine, erano a conoscenza dei fatti e hanno dichiarato di aver partecipato alla confezione dei candelotti. Per loro è stata richiesta al Gip la custodia cautelare.

L’uomo, attualmente detenuto in carcere, ha fornito una spiegazione lacunosa e fantasiosa, ma non ha fornito indicazioni su chi ha commissionato l’attentato. Al momento è stata interessata anche la DDA.

Se il colpo fosse andato a buon fine, ci sarebbero sicuramente state vittime e problemi di ordine pubblico, per questo il procuratore è tornato a mettere in evidenzia la sicurezza precaria della BAT.