Fa il suo ingresso tra ali di fedeli, accompagnata da lanterne accese simbolo della luce che sconfigge le tenebre e bianchi gigli a rappresentarne la purezza.

La statua d’orata di Sant’ Antonio di Padova al cui interno sono custodite le spoglie mortali varca il portone di bronzo della basilica concattedrale di Santa Maria maggiore in occasione del solenne pontificale nel giorno della festa dedicata al Santo.

Tempio sacro pullulante di gente che guarda con devozione al patrono dei poveri, oppressi, orfani, ma anche protettore delle donne incinte e del matrimonio. Sant’Antonio da Padova, custode della Terra Santa è inoltre il protettore dei bambini ed è a lui legata la leggenda del “pane di Sant’Antonio”.

Le sue preziose reliquie ospitate da una settimana dalla parrocchia del buon Pastore di Barletta come dono per il 50esimo anno dell’istituzione della chiesa.

A presiedere il pontificale alla presenza delle autorità cittadine, del capitolo cattedrale, del clero diocesano, dell’arciconfraternita di Sant’Antonio e delle confraternite della città, e dell’ordine francescano, sua eminenza, il cardinal Angelo Bagnasco già presidente della Cei e arcivescovo emerito di Genova.

Bellezza e fantasia della fede, questi i messaggi chiari dell’alto prelato che nella sua omelia, ha invitato il popolo della fede alla conversione del cuore, a non perdere di vista la propria anima che permane ai mutamenti del corpo.

Subito dopo il solenne pontificale, seguito in diretta dalle telecamere di Teleregione,  la processione con le reliquie e l’effigie del santo che hanno percorso le principali vie del centro cittadino arrivando fino alla chiesa del buon pastore dove sua eminenza il cardinal Bagnasco ha impartito la benedizione solenne