Si pensa all’isolamento dei pazienti contagiati dal coronavirus e guariti in strutture private, accreditate e non, che potrebbero tornare utili nella cosiddetta “fase 2”.
Questo sarebbe l’esito della riunione tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, e i direttori generali delle Asl e dei due policlinici di Bari e Foggia. “Il monitoraggio – ha spiegato Montanaro – sta riguardando tutte le strutture presenti sul territorio: Rsa, Rssa, centri diurni. Sono circa 700-800, alcuni centri hanno sino a 120 posti letto, quindi ben si prestano ad essere trasformati in ospedali post Covid”.
Il monitoraggio terminerà in settimana, dopodiché verranno fate le valutazioni su quali e quante strutture coinvolgere. “Da ormai una settimana stiamo pensando alla “fase 2″ – aggiunge Montanaro – stiamo mettendo a punto alcune strategie che torneranno utili anche in futuro. Il sistema sanitario, in caso di un’altra ipotetica pandemia, deve farsi trovare pronto”.
Tra le soluzioni individuate rientra anche quella di selezionare tre ospedali – uno a nord della Puglia, uno al centro e uno a sud della regione – da dedicare esclusivamente all’assistenza di pazienti Covid-19, in modo da evitare, come accaduto, la sospensione degli altri servizi in tutte le strutture sanitarie. A questo si aggiunge anche l’idea di una “zona grigia” in tutti gli ospedali Covid della Puglia dove ricoverare in osservazione breve, in attesa del riscontro del tampone, i pazienti che presentano sintomi compatibili con quelli provocati dal coronavirus.
È una delle novità previste per evitare che possibili pazienti Covid possano tornare a casa o transitare in altri reparti, finendo per contagiare altre persone.
Anche in caso di primo tampone negativo, se i medici dovessero rilevare delle anomalie nel quadro clinico il paziente verrà trattenuto per ulteriori accertamenti. La zona grigia è una sorta di area cuscinetto, con posti letto riservati, dove i pazienti vengono curati come fossero stati contagiati dal coronavirus sino al termine degli esami.