EMOZIONI

C’è la fede e la devozione, ma anche tanta responsabilità nei confronti del popolo.

Nelle parole del timoniere del Carro Trionfale di Terlizzi si concentrano tutti gli stati d’animo che diventano un vortice di emozioni nella serata più importante della Festa maggiore. La processione del carro Trionfale sul quale c’è l’icona della Madonna di Sovereto, non è solo un momento di fede per i terlizzesi: perché in quel percorso, tra curve e saliscendi, è accompagnato da esultanze e apprensione della folla. Per questo, il timoniere Salvatore Chiapperini, parla della responsabilità di chi guida questa maestosa costruzione in legno, alta 22 metri e spinta da 60 uomini, ma ribadisce che se tutto fila liscio lo si deve anche alla collaborazione dei cittadini.

Sul percorso del carro trionfale, (che rievoca la leggenda del ritrovamento del quadro della Vergine e la contesa con il comune di Bitonto), oltre a decine di migliaia di fedeli, erano presenti il vescovo, monsignor Domenico Cornacchia, il sindaco Ninni Gemmato, il Comitato feste patronali e tutta l’amministrazione comunale.