Se la maggioranza si allarga evidentemente è merito del programma di governo: equazione inevitabile a giudizio del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per spiegare la doppia operazione politica conclusa con la nomina ad assessore allo Sviluppo economico, di Mino Borraccino esponente di Liberi e Uguali di recente costituzione anche in via Capruzzi. Nell’esecutivo, la scorsa settimana, era entrato Gianni Stea, fedelissimo di Massimo Cassano, l’ex sottosegretario al Lavoro che sino a poco tempo fa dialogava con il centro destra (anzi era organico a questa coalizione) in vista del voto amministrativo di Bari del 2019. La nomina di Stea ha sancito l’accordo tra Emiliano e Cassano, allargando appunto la coalizione in Regione Puglia, con le inevitabili polemiche politiche alle quali il presidente ha risposto questa mattina.
L’ingresso di Mino Borraccino in Giunta, invece, è arrivato nella giornata di martedì dopo alcune riunioni che sono servite per calmierare le spinte interne all’esecutivo ma anche quelle provenienti dal consiglio regionale. Con la delega allo sviluppo economico affidata a Borraccino, c’era da bilanciare il peso politico del vice presidente Nunziante che si occuperà di edilizia sanitaria. Inoltre l’ingresso dell’esponente di Liberi e Uguali in Giunta fa perdere due assessori al Partito democratico e anche in questo caso saranno le nomine dei presidenti di Commissione (Mazzarrano alla seconda e Caracciolo alla quinta) a rimettere a posto tutti i tasselli. Di una coalizione sempre più allargata.