Le accuse dell’opposizione e la difesa del PD regionale che ha evidenziato come la vicenda non abbia rilevanza penale. La notizia dell’avviso di garanzia inidirizzato al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per abuso d’ufficio in relazione alla nomina dell’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina come consigliere della società Innovapuglia ha scatenato le inevitabili reazioni del mondo politico pugliese.
Il secondo avviso di garanzia notificato in soli due mesi ad Emiliano ha spinto il consigliere regionale di Forza Italia Nino Marmo a parlare di “modo di intendere la politica volto a raccattare voti a destra e a manca”. Marmo, pur ribadendo l’ispirazione garantista di Forza Italia ha evidenziato come entrambi gli avvisi di garanzia siano stati notificati ad Emiliano per abuso d’ufficio e rivelano la disponbilità del governatore a mettere in atto comportamenti suscettivili di essere attenzionati dalle autorità pur di rastrellare voti”. Un invito alla prudenza è invece quello che arriva al presidente della regione dal presidente del gruppo di Direzione Italia in consiglio regionale Ignazio Zullo il quale evidenza come: non è la prima volta che Emiliano interpreta in modo personale le norme, d’altronde- ha sottolineato Zullo- anche la sua stessa posizione di incompatibilità di presidente e segretario del PD con lo status di magistrato sia pure in aspettativa è stata poi censurata dall’Organo competente. Ad Emiliano- ha concluso Zullo- mi permetto di dare un consiglio fraterno: sia più prudente nell’interpretare le leggi!”.
In difesa di Emiliano è infine intervenuto il segretario del PD pugliese Marco Lacarra il quale evidenziando l’assenza di rilevanza penale della vicenda ha condannato l’imbarbarimento dei toni su una nomina legittimata- ha sottolineato Lacarra- persino dall’ANAC e da Cantone”.