La proroga di tre mesi del mandato delle Regioni che sarebbero dovute andare al voto nel prossimo mese di maggio.
E’ quanto sarebbe contenuto nella bozza del decreto al vaglio del Governo in queste, che potrebbe essere approvato lunedì in Consiglio dei ministri. La nuova finestra per andare alle urne, nelle Regioni chiamate al voto (e tra queste anche la Puglia) sarebbe dal 12 luglio al primo novembre: alle urne, in pratica, si potrebbe andare in piena estate o all’inizio del prossimo autunno.
Ma ci sono tre Regioni (Liguria, Veneto e Campania) che fanno pressing sul Governo perché ci sia la possibilità di votare già il 12 luglio, la prima data utile fissata dal Consiglio dei ministri. In pratica i governatori di quelle regioni il prossimo 20 maggio potrebbero convocare indire le elezioni fissando la data del 12 luglio per andare alle urne.
Sul fronte pugliese, invece, il presidente Michele Emiliano ha scelto la strada del silenzio sull’argomento, mentre pochi giorni fa il vice coordinatore pugliese di Forza Italia, il senatore Dario Damiani, si era detto favorevole all’ipotesi avanzata da Liguria e Veneto di votare in estate. Dal Governo, invece, trapela l’auspicio perché le regioni (e in seconda battuta anche i Comuni dove si dovrà eleggere il sindaco e il consiglio comunale e per i quali la finestra elettorale è stata fissata tra il 15 settembre e il 15 dicembre) possano mettersi d’accordo su una sorta di election day in autunno nel quale far rientrare anche il referendum sul taglio dei parlamentari a sua volta rinviato in autunno.
La situazione è in divenire e bisognerà sempre fare i conti con l’emergenza coronavirus: se l’emergenza in estate dovesse peggiorare resta valida la possibilità di adottare ulteriori misure di restrizione e, di fatto, evitare che si voti in estate per le Regioni.