Michele Emiliano prova ad accelerare sul voto regionale, chiedendo che si vada alle urne a luglio e appellando al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ma lo stop a questa ipotesi se sul piano politico arriva soprattutto dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle, su quello più squisitamente sanitario lo firma il Comitato tecnico scientifico che indica l’inizio del mese di settembre per l’effettuazione delle consultazioni elettorali. Il Comitato tecnico scientifico lo scrive nel parare dato al Governo in vista della decisione di fissare la data delle elezioni regionali.
Gli scienziati consigliano di votare in due giornate e di convocare anche i ballottaggi entro il mese di settembre. Tra le linee guida indicate dal comitato tecnico scientifico c’è quella di dover garantire mascherine e guanti ai seggi, distanziare i membri della commissione elettorale e fa entrare gli elettori uno per volto.
Per eseguire lo spoglio delle schede gli scrutatori dovranno indossare i guanti. Nel documento presentato al governo si suggerisce di evitare il contatto con l’urna o coprirla con una lamina in plastica o plexiglass o altro materiale che consenta una agevole e periodica sanificazione. Un documento che, in pratica, allontanerebbe ogni possibilità di votare a luglio come, ancora ieri, chiedeva il presidente della Regione, Michele Emiliano: “Spostare il voto in autunno vorrebbe dire andare incontro al rischio di avere dati epidemiologici peggiori” è il ragionamento del governatore pugliese.
Quella di votare a luglio è una richiesta irresponsabile da parte di Emiliano, dichiara Antonella Laricchia, candidata presidente del Movimento Cinque Stelle.
E a rincarare la dose è l’onorevole pentastellato Giuseppe Brescia: “Anche la Lega ha abbondato l’ipotesi di votare a luglio” spiega, definendo irresponsabile l’insistenza di Emiliano.