Tredici gennaio 2019, il Bari batte la Sancataldese per 2-1 conquistando il 19mo risultato utile consecutivo (record storico del club) mentre la Turris frana a Troina scivolando a -15 punti dai biancorossi.

Sembra passata un’eternità da quella domenica che sembrava aver chiuso definitivamente il girone I del campionato di serie D con il Bari avviato a concludere la cavalcata trionfale verso la C ed a ribadire partita dopo la partita la sua superiorità sulle rivali. La realtà, oggi, è ben diversa da quella che sembrava potesse concretizzarsi ed il mondo Bari si è ribaltato riscoprendosi fragile e nervoso.

Cosa sia accaduto è abbastanza noto, il 20 gennaio i galletti sono incappati a Cittanova nella prima sconfitta stagionale che ha ridato vita alla Turris brava poi due settimane dopo a far suo  lo scontro diretto di Torre del Greco ed a riaprire virtualmente il campionato. Ora i corallini sono a -9, ma con una gara da recuperare il 13 febbraio contro il fanalino di coda Rotonda. Due sconfitte in 3 gare hanno scosso l’ambiente biancorosso che ora si interroga sui motivi di questo pericoloso periodo di flessione cercando risposte che sia il tecnico Cornacchini sia il club manager Matteo Scala hanno individuato nella mancanza di agonismo. Proprio Scala intervenendo martedì pomeriggio tramite i canali ufficiali del club biancorosso ha parlato di “mancanza di fuoco dentro nella sfida contro la Turris”, individuando nel lavoro l’unica medicina per venir fuori dal momento negativo ed allo stesso tempo chiedendo ai tifosi sostegno sin dalla gara di domenica pomeriggio alle 14 con il Marsala. La società biancorossa ribadendo l’importanza dei risultati raccolti fin qui si attende uno stadio gremito e pronto a prender per mano Floriano e compagni per ricondurli sulla strada maestra, quella che porta alla serie C.