BARLETTA – I lavori per il dragaggio del porto di Barletta dovrebbero concludersi entro il 15 maggio. L’audizione nella V Commissione in Regione Puglia fa emergere il target fissato per il completamento delle attività, che coincide con l’ultimo giorno utile per le manutenzioni del caso prima dell’inizio della stagione balneare, come da ordinanza ministeriale applicata dalla Capitaneria di Porto di Barletta.
Tra poco più di due mesi potrebbe chiudersi definitivamente un iter che si è protratto per un decennio, durante il quale sono stati stanziati e utilizzati 6 milioni di euro per i lavori poi iniziati a marzo del 2024. L’ultimo ostacolo riscontrato in Commissione è stato quello della collocazione del sedimento contaminato, inizialmente previsto in una cassa di colmata individuata nel porto di Taranto. L’Autorità Portuale ha illustrato invece il trasferimento dei detriti presso il porto di Bari, dove si trova una cassa di colmata utilizzata per smaltire i sedimenti della zona cittadina di Marisabella. L’annuncio, ancor prima della Commissione di lunedì, era arrivato direttamente dal consigliere regionale Filippo Caracciolo durante Botta e Risposta.
L’opera del dragaggio porterà oltre 9 ettari del fondale barlettano nei pressi del porto ad una profondità di otto metri, garantendo l’accesso di navi commerciali fino a 10mila tonnellate. A questa attività si aggiunge quella del prolungamento dei moli foranei, per il quale l’Autorità Portuale ha aggiudicato i lavori per una cifra di 38 milioni di euro ma non si escludono sviluppi legali per un ricorso notificato alla stessa Autorità e che potrebbe essere depositato a stretto giro. L’allungamento dei moli preserverebbe l’opera di dragaggio ed eviterebbe un nuovo deposito di detriti nell’area interessata.