C’è la parola play off ad unire, per certi versi, Lecce e Foggia: traguardo ancora lontano ma che i salentini, per adesso, possono toccare con mano e i rossoneri vedono pian piano allontanarsi. Obiettivi ribaltati con conseguente cambio di umore nelle due piazze pugliesi di serie B. Il Lecce, da settimane, è nel gruppo delle migliori di questo campionato e domani sera, contro lo Spezia, la squadra di Liverani ha concrete possibilità di tenere il passo delle prime della classe.
Certo le incognite e le insidie non mancheranno, contro un avversario che la zona play off, al momento la guarda molto da vicino. Il Lecce, dalla sua, però ci potrà mettere il periodo di riposo più lungo (avendo osservato il turno di sosta giovedì) e il recupero di tutti gli effettivi che non dovrebbe cambiare l’assetto iniziale dei giallorossi. Falco e La Mantia, in avanti, saranno gli uomini chiamati a scardinare la difesa ligure, Lucioni e Meccariello, nel reparto arretrato, dovranno chiudere gli spazi davanti a Vigorito. Il girone d’andata, comunque vada, ha un saldo attivo per il Lecce mentre è in deficit per il Foggia. E non solo per colpa della penalizzazione di otto punti che i rossoneri si portano dall’inizio della stagione.
La sconfitta di Perugia, giovedì sera, ha fatto scattare i campanelli di una crisi che si era manifestata già a Livorno (c’era ancora Grassadonia in panchina) ed era stata mascherata dalla vittoria sulla Cremonese. L’arrivo di Padalino, per il momento, ha prodotto due sconfitte, quattro gol al passivo e, soprattutto, una prestazione inguadabile contro il Perugia. La squadra sembra stanca e soprattutto confusa. La gara di domani contro il Verona (alle 12,30) non è tra le più agevoli per evitare che la crisi si allunghi e la contestazione dei tifosi rovini l’ultima gara del 2018. La sosta e il relativo mercato di gennaio, arrivano come ancora di salvataggio per un Foggia obbligato a pensare alla salvezza più che ai play off.