Una storia di dolore e sofferenza, raccontata ai giovani, affinchè simili tragedie non si ripetano. È Domenico Diacono a descrivere lo strazio della perdita di sua figlia. Antonella senza dare alcun segnale di allarme e turbamento, si è suicidata il 28 febbraio del 2017: dopo dieci giorni avrebbe compiuto 14 anni.
E la sua storia è stata raccontata dal padre nel corso di un convegno incentrato sui disturbi emotivi e relazionali. L’incontro è stato organizzato, a Barletta, presso il Liceo scientifico Cafiero, proprio dall’associazione “Anto Paninabella”, nata per volere dei suoi genitori, otto mesi dopo la scomparsa della giovane.
È stato Domenico Diacono così a svelare come sua figlia, poco prima di morire, avesse lasciato una sorta di testamento. Messaggi di speranza a quanti covano un male interno: “Per tutte le persone sole apatiche e tristi, voglio dire che non siete i soli a soffrire. Non siete soli”, aveva scritto.
Bisogna prestare attenzione ai campanelli di allarme, che descrivono la presenza di un malessere. Ad entrare nel merito della discussione è stata la psicologa e psicoterapeuta, Annalisa Cagia.