Lo strappo con il Governo, non il primo va detto, si è consumato nella giornata di giovedì: a Roma il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, presentava il cosiddetto piano “Proteggi Italia” che stanzia undici miliardi di euro per interventi che, nelle intenzioni dovrebbero essere di prevenzione del dissesto idrogeologico, ma di fatto serviranno per sostenere quelle regioni dove, nell’ultimo anno e mezzo, ci sono stati eventi calamitosi.
Per questo la Puglia non è compresa nell’elenco delle regioni destinatarie di quei soldi, anche se per il presidente Michele Emiliano la mossa del Governo è servita solo per fare ammuina. Perché, spiega Emiliano, un conto è parlare del piano di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico (questo avrebbe dovuto essere nelle intenzioni dell’appuntamento romano), un altro è annunciare che quegli undici miliardi andranno alle Regioni dove ci sono stati eventi calamitosi nell’ultimo anno e mezzo. Per questo Emiliano ha scelto di disertare l’appuntamento romano convocato dal presidente del consiglio, ritenendo quell’incontro superfluo.
La questione non finisce qui, annuncia Emiliano: la Regione si riserva di verificare se tali scelte abbiamo leso le attribuzioni in materia di dissesto idrogeologico. La Puglia, a giudizio del presidente, potrebbe essere stata discriminata sulla base di criteri incongrui e irragionevoli.