Circa 6.000 mascherine monouso, alcune delle quali prodotte artigianalmente con un filtro simile a quello utilizzato per le cappe da cucina altre realizzate con le coppe anatomiche per signore, sono state sequestrate dai militari della guardia di finanza di Foggia nel corso dei controlli per verificare violazioni alle disposizioni imposte in materia di contenimento della diffusione del virus Covid 19.
Le mascherine erano state messe in commercio da un grossista di detersivi e una merceria di Foggia, ma anche da un farmacista di Ortanova, nel foggiano. Nell’ambito dello stesso blitz i finanzieri hanno anche sequestrato 2820 flaconi di igienizzante per le mani venduti a prezzi spropositati e privi di qualsiasi certificazione e tracciabilità sulla loro origine. Durante i controlli i finanzieri hanno anche denunciato 56 persone per non aver rispettato le prescrizioni dell’Autorità. Tra quest’ultimi anche 7 titolari di attività commerciali.
In particolare, è stata proposta all’Autorità Prefettizia la chiusura di un circolo ricreativo, con annesso bar, dove sono stati individuati tre clienti ed il titolare del locale, intenti a consumare bevande, incuranti dei divieti che dovevano rispettare. Analoghi controlli anche a Bari nella Bat, dove sono state denunciate dai Carabinieri numerose persone trovate in gruppo o all’interno di circoli privati a giocare a carte, altre in giro anche da sole senza giustificato motivo. Tra questi anche alcuni giovanissimi che aspettavano l’apertura di un bar, altri che rientravano o stavano andando a casa di amici.
Nella Bat, inoltre, è stato deferito in stato di libertà anche un farmacista perché avrebbe venduto ad un cittadino una mascherina FFP3 ad un prezzo maggiorato del 53% e tre mascherine chirurgiche monouso al prezzo maggiorato dell’8 per cento.