Non c’è solo un lento ritorno alla normalità, nel rispetto delle norme anticontagio, ma anche il recupero di celebrazioni sospese quando l’emergenza coronavirus era nel suo pieno vigore.
La messa crismale celebrata giovedì sera dal vescovo di Trani, Barletta, Bisceglie, monsignor Leonardo D’ascenzo, nella Cattedrale di Trani, avrebbe dovuto essere uno degli appuntamenti della settimana Santa: ma il giovedì prima di Pasqua, non solo le chiese erano chiuse, ma anche le celebrazioni si sarebbero potute tenere in un luoghi completamente deserti.
Da qui la decisione di spostare, quando la situazione lo avrebbe consentito, la messa crismale. Celebrata con presenze contingentate (in cattedrale c’erano 145 sacerdoti, 15 diaconi, sette seminaristi, dieci religiose e quindici laici), ma seguita grazie alla diretta televisiva di Teleregione da decine di migliaia di fedeli. I giorni critici dell’emergenza sono alle spalle, ha ricordato nella sua omelia il vescovo D’Ascenzo, ma quei giorni ci sono serviti da insegnamento?