Un incontro urgente richiesto al Prefetto per pretendere azioni a tutela della popolazione tarantina per i rischi determinati dalla dispersione di inquinanti nell’aria, a causa del forte vento di questi giorni.
Sono Luciano Manna e Angelo Di Ponzio del movimento ambientalista “Taranto Libera” a scendere in campo dopo che palazzi e balconi del capoluogo jonico sono stati sommersi e coperti da polveri e minerali, provenienti, a causa del forte vento, dallo stabilimento siderurgico ex Ilva.
E preoccupati per le possibili conseguenze a danno della salute dei cittadini, Manna e Di Ponzio, hanno chiesto con un urgenza un incontro al Prefetto Donato Cafagna.
“Un mix micidiale di rifiuti e minerali che si riversa sulla città viene respirato dai tarantini. In queste condizioni, in questi giorni di forte vento- hanno dichiarato i due esponenti del movimento ambientalista- non viene assicurato l’effetto della nostra Costituzione”.
Ma non solo la richiesta di un incontro al Prefetto. Manna e Di Ponzio hanno rivolto un appello anche alla Asl di Taranto, affinché vengano chiariti dei dubbi.
“Il forte vento di questi giorni che arriva a toccare i 60 km/h porta sulle case degli abitanti e in particolare nei quartieri Tamburi e Borgo, polveri derivanti dal ciclo produttivo dello stabilimento Arcelor Mittal. Chiediamo- hanno affermato gli esponenti del movimento ambientalista- un’analisi del rischio sanitario che chiarisca una volta per tutti quali sono i pericoli per i cittadini in tutte le condizioni meteo”.