toccare la luna con un dito, anzi sedervici sopra ….mentre un tappeto di stelle accompagna un amore che nasce
un amore che non ha confini, che non ha vincoli nè barriere e che si esprimere al meglio in una nuova connessione di emozione e sentimenti tornata a commuovere il pubblico
il regista marco de fazio, insieme ai suoi ragazzi dell’associazione culturale Teatro Nuovo…. pronti per uno nuovo spettacolo che regala meraviglie
per la settimana della felicità, dal 13 al 17 maggio, di scena l’evento speciale che si svolge straordinariamente presso il settimo circolo didattico giovanni paolo ii di barletta
la scuola elementare nei plessi di via botticelli, via dei pini, via pirandello e pargo primavera in via del tutto eccezionale si trasformanno nel palcoscenico dello spettacolo connettersi….dove ragazzi normodotati e diversamente abili danno vita ad un ensemble di danza musica e recitazione con un obiettivo in comune quella di raccontare e trasmettere ad un pubblico di bambini l’arte della connessione tra anime.
Entusiasta la dirigente scolastica francesca maria capuano
e allora Dimentichiamoci per un momento, spiega il regista de fazio, il luogo comune per cui il connettersi è un verbo da declinare solo quando si parla di smartphone e computer, ricordiamoci che il modo migliore di mettere in comunicazione anima e cuore risiede in un semplice abbraccio, in un sorriso sincero guardandosi dittreo negli occhi, in mani che si sfiorano mnetr si accappona la pelle
emozioni vere e non virtuali, espressioni tridimensionali che non hanno bisogno di affidarsi ad emoticon fredde e dozzinali
relazionmarsi attraberso,voce, muisica, danza, mimo gioco e poesia, è da sempre la politica sposata dal teatro nuovo e dalla sua intera compagnia che si pregia di coordinare marco de fazio
e allora lasciamo il giovane pubblico al loro spettacolo…. allontaniamoci in punta di piedi mentre Alessandro, Michele, Marco, Francesco si esibiscono insieme agli attori Ruggiero Dimiccoli e Gaia Vitobello; con le performance di Fiammetta ed i ballerini Gio Partucci e Carmine Dipace,per la scenografia di Francesca Romano Iacono e la fotografia di Davide Alfarano e e con la musica di ‘Jimiray’ Giuseppe Piazzolla, Paolo Ormas e ‘Narrow’ Ignazio Leone.