29 carrozze, della celebre collezione del Duca di Telesio, sono già arrivate nel castello di Copertino e dal 2024 diventeranno un museo.
Il viaggio delle carrozze, iniziato da Palazzo Telesio a Trani, dove si trovavano dal 1956, aveva suscitato non poche polemiche tra la comunità tranese, sentita scippata di un importante patrimonio storico; Si tratta di opere di artigianato, tutte di epoca ottocentesca, dei più vari modelli: di famiglia e non; da mattina; da sera; da dama; da caccia. «L’importanza di questa collezione – come si legge nella scheda presente sul sito del Ministero della cultura – sta a dimostrare l’abilità artigianale dell’epoca e racconta la storia dei fasti signorili con autenticità e stili».
Questo nuovo allestimento, che prenderà forma nei prossimi mesi, mette in luce una tradizione legata al Regno di Napoli, – spiega il Direttore Generale Musei Puglia, Massimo Osanna – protrattasi anche dopo l’Unità d’Italia, e offre ai visitatori uno scorcio unico sulla vita della nobiltà dell’epoca. Tra le missioni fondamentali della Direzione Generale Musei c’è proprio quella di favorire il recupero alla fruizione pubblica del patrimonio culturale ‘invisibile’: tale definizione si attaglia perfettamente alla collezione, chiusa in Via San Giorgio a Trani da oltre tre decenni. Gli spazi di Palazzo Telesio, luogo di custodia storica delle carrozze, non avevano spazio a sufficienza per permettere l’ingresso di visitatori e per contenere tutte le carrozze all’interno allo stesso tempo.
L’erede della collezione, Vincenzo telesio, spinto dalla volontà di rendere fruibile tale patrimonio, aveva dapprima tentato una interlocuzione con l’ammininistrazione comunale di Trani, chiedendo di mettere a disposizione uno spazio idoneo per accogliere turisti e cittadini; dialogo senza esito – denuncia il proprietario della collezione – che ha avuto come esito il trasferimento del patrimonio lontano da Trani, a Copertino, dove grazie alla direzione regionale dei musei di Puglia era stato messo a disposizione uno spazio all’interno del Castello.
Scelta questa che ha suscitato una levata di scudi della cittadinanza, che ha espresso la propria contrarietà sui social, e del mondo della politica; questione culminata con uno scontro tra opposizione e maggioranza in consiglio comunale; quest’ultima ha poi chiarito come non avesse disponibilità di uno spazio idoneo e che non ha possibilità di intervento in merito alle scelte di un privato cittadino.
Magra consolazione per la comunità tranese: la Direzione Regionale dei Musei di Puglia ha concordato con il Comune di Trani di individuare una carrozza-simbolo da esporre proprio a Trani, così da mantenere in città la sinossi di un affascinante racconto, pronto a continuare a raccontare uno spaccato della storia del Regno di Napoli e della famiglia Telesio. Altre tre carrozze sono state trattenute dalla famiglia Telesio e si trovano nell’androne del palazzo di piazza Quercia che le ospitava tutte.