Stupefacenti e armi, 22 arresti di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, porto e detenzione di armi.
Sono questi i reati contestati alle 22 persone raggiunge da altrettante ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, ed eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dei reparti competenti per territorio.
L’indagine trae origine dalle attività connesse al tentato omicidio di MANGIONE Nicola, alias Geppetto, commesso, in data 08 gennaio 2018, nel quartiere CEP di Gravina in Puglia (BA).
L’attività investigativa svolta dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Altamura e dalla Stazione di Gravina, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri, aveva documentato come l’agguato fosse maturato nel contesto del conflitto tra due agguerrite consorterie criminali, radicate a Gravina in Puglia e nate dall’unico clan Mangione in seguito ad una scissione interna, contendendosi il controllo dello spaccio di droga.
In particolare, si erano formati due gruppi, capeggiati da Vincenzo MANGIONE soprannominato Remì (detenuto in carcere e tra i destinatari dell’odierna misura cautelare) e da suo cugino Nicola MANGIONE detto Geppetto.
Gli esecutori del tentato omicidio furono individuati proprio in Vincenzo MANGIONE e Michele LOGLISCI, arrestati in esecuzione di misura cautelare il 02 maggio 2019 e condannati il 06.02.2020, con sentenza definitiva del Tribunale di Bari: il primo a 9 anni e 4 mesi di reclusione; il secondo a 7 anni e 4 mesi.
In seguito a questi fatti era iniziata una mirata indagine, che ha permesso di accertare la presenza sul territorio di un vero e proprio sodalizio, ben strutturato ed organizzato, facente capo a Vincenzo MANGIONE, dedito allo spaccio di stupefacenti in varie zone della città di Gravina in Puglia, con la ripartizione di ruoli e compiti (luogotenenti di zona, soggetti dediti al taglio e confezionamento dello stupefacente, custodi della droga e spacciatori al dettaglio).
Durante le attività, compendiate nella misura cautelare, sono stati sequestrati 2,5 kg circa di stupefacente; n. 3 pistole calibro 7.65 e n. 87 cartucce dello stesso calibro e documentati numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti tipo hashish, marijuana e cocaina, nonché la detenzione ed il porto di armi, con l’arresto in flagranza di nove persone, a vario titolo ritenute responsabili dei predetti reati.
Il GIP del Tribunale di Bari, condividendo il quadro indiziario proposto dalla Procura della Repubblica di Bari DDA, ha emesso le ordinanze a carico dei predetti indagati, eseguite in Gravina in Puglia, Loreto (AN), Limone sul Garda (BS) ed Ancona.