Cgil Cisl e Uil l’hanno chiamata CPL Day, una giornata per portare all’attenzione delle istituzioni il valore della contrattazione provinciale agricola e la necessità di dare adeguate risposte ad oltre 170 mila braccianti pugliesi.
Attualmente l’INPS ha certificato, attraverso gli elenchi anagrafici, il numero degli operai agricoli con rapporto di lavoro subordinato. La provincia con più dipendenti è quella di Foggia, che registra 45 mila lavoratori iscritti negli elenchi a cui si aggiungono 17 mila lavoratori stranieri.
Seguono le province di Bari, Taranto, Brindisi, Lecce e Bat. Dal 2018 al 2019 le giornate di lavoro dichiarate diminuiscono di 336 mila, arrivando a quota 15 milioni 162 mila in un anno. I sindacati, quindi, assieme chiedono un rinnovo contrattuale e investimenti che sappiano ridistribuire il valore economico prodotto in modo equilibrato nei confronti degli addetti e delle stesse aziende.
L’obiettivo è di creare un mercato del lavoro agricolo trasparente, tracciabile nella legalità e volto a contrastare l’intermediazione illecita, oltre ad agevolare l’incrocio tra domanda e offerta. Sul versante salariale, inoltre, il riconoscimento di un giusto incremento retributivo per i lavoratori agricoli che in questi mesi di emergenza sanitaria hanno dimostrato di essere essenziali.