Nemmeno Eddie Murphy si era spinto così lontano. Nel girone H di Serie D, la poltrona è per quattro e siamo ben oltre le festività natalizie, in un periodo in cui i punti in classifica pesano più del normale. Il Bitonto guida affannosamente la graduatoria, con i punti di vantaggio sulla prima inseguitrice che si sono ridotti a due.
Il Foggia, quindi, ha messo nel mirino una capolista che non può più sbagliare, ma a ridosso della vetta ci sono anche Sorrento e Audace Cerignola, nettamente in corsa per la promozione diretta nonostante il predominio di neroverdi e satanelli nella prima parte di stagione.
Il calendario diventa il fattore decisivo fino al 3 maggio, quando si concluderà la stagione regolare. Domenica, tanto per cominciare, le prime 6 della classifica si affronteranno tra di loro: il Foggia va a Casarano, il Bitonto a Taranto e al “Monterisi” il Cerignola ospita il Sorrento.
I riflettori sono però puntati sul 9 aprile, quando allo “Zaccheria” si affronteranno la squadra di Corda e quella di Taurino. Fino a quel momento, il percorso della capolista sarà particolarmente scomodo: dopo la trasferta di Taranto, il Bitonto avrà Brindisi in casa e Casarano fuori, poi Nardò, Grumentum e soprattutto Sorrento.
Il Foggia, invece, avrà il trittico Nardò-Grumentum-Sorrento subito dopo la trasferta di Casarano. Prima del big-match, i satanelli se la vedranno con Fidelis Andria in casa e Altamura in trasferta.
Marcia non semplice per entrambe, componente che potrebbero sfruttare Cerignola e Sorrento subito dopo lo scontro diretto di domenica. L’Audace è la squadra col calendario più abbordabile sulla carta: Gelbison, Altamura, Francavilla e Gladiator prima della trasferta di Fasano, primo vero impegno dal coefficiente di difficoltà superiore alla norma.
Nel giorno di Foggia-Bitonto, gli ofantini se la vedranno con l’Agropoli ultimo in classifica. L’unico scontro diretto rimanente sarà poi quello della penultima giornata, in casa contro il Taranto.
Il Sorrento, invece, deve affrontare Foggia e Bitonto dopo il Cerignola, ma per il resto avrà un cammino piuttosto soft, simile a quello dei gialloblù. L’unica campana fra tre pugliesi vuole dare battaglia, ma la caratura tecnica e i valori individuali spostano nettamente il titolo di campione verso la Puglia.
Quella poltrona, però, sarà da sudare fino all’ultima giornata, in un campionato che di scontato e già deciso avrà ancora ben poco.