La battaglia del Corato non si ferma. I 6 millesimi di distacco dall’ultima seconda promossa d’ufficio, il penalizzante criterio dell’ex-aequo e il posto della Coppa Italia reso vacante ha scalfito il morale, ma non la voglia di combattere dei neroverdi. La conferma arriva anche dal direttore sportivo del club Vito Tursi, intervenuto nell’ultimo appuntamento di Forcing.
Il regolamento delle ammissioni in categoria superiore, ormai subordinato alle esigenze post-Covid, è per il Corato motivo di dubbi e discussioni. Per Tursi, avrebbe dovuto svolgere un ruolo fondamentale anche comitato regionale pugliese, con il presidente Vito Tisci chiamato a fare chiarezza sul futuro neroverde.
La delusione è forte anche per il presidente del Corato Giuseppe Maldera, che sulle colonne del Corriere dello Sport ha espresso il suo disappunto: “Siamo dispiaciuti e amareggiati. Siamo di fronte ad un criterio che retrocede 36 squadre e ne promuove 35, cancellando la promozione legata alla Coppa Italia”.
Lo stesso Tursi, come anticipato già nelle scorse settimane dal vicepresidente Di Zanni, ha confermato che i piani del Corato verrebbero notevolmente ridimensionati in caso di mancato salto di categoria. Maldera, addirittura, annuncia che non verrà neanche presentata domanda di ripescaggio: “Sarebbe inutile con un punteggio così basso, non ci iscriveremo all’Eccellenza e non so che fine farà il calcio a Corato. Presenteremo ricorso al Collegio di Garanzia del Coni ed eventualmente al Tar e al Consiglio di Stato”. I neroverdi, senza stadio e senza settore giovanile, rischiano di chiamarsi fuori dalla lotta per la Serie D.