Sarà un fine settimana molto intenso per il centrodestra di Corato. Lunedì mattina, per la prima volta, il nuovo consiglio comunale siederà in aula. Il sindaco Pasquale D’Introno vorrà presentarsi insieme alla sua squadra di assessori. Una squadra che, a distanza di quaranta giorni dall’elezione del sindaco, ancora non è stata completata. L’unico dato certo sulla giunta di Corato è che sarà composta da sette assessori. Di cui tre donne in ottemperanza della legge Delrio. Espressione di cinque partiti: Direzione Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e IDEA.
In questo fine settimana Pasquale D’Introno, o meglio le segreterie dei partiti che lo sostengono, dovranno definire i nomi di coloro che affiancheranno il sindaco nell’amministrare la città di Corato. Gran parte del tempo impiegato nelle innumerevoli riunioni di coalizione, o tavoli di contrattazione, è stato impiegato per bilanciare le divisioni degli assessorati e dei sottogoverni, seguendo le classiche ma anche superate indicazioni del manuale Cencelli. Indicazioni che però non potevano tenere conto delle divisioni interne ai partiti. In ragione di ciò la Lega, partito che non ha consiglieri comunali di riferimento, ancora non ha sciolto la riserva sul nome femminile da sottoporre al sindaco. Una situazione di stallo che nemmeno il vice segretario regionale Riviello, intervenuto personalmente ai tavoli politici di Corato, è riuscito a sciogliere.
Così come è mistero sui fatti interni al partito “Idea” che, con poco più di cinquecento voti è riuscito ad esprimere due consiglieri comunali.
È di ieri, infatti, il botta e risposta tra la segreteria locale del partito e quella regionale che ha segnato la profonda frattura tra i vertici pugliesi e il coordinamento locale.
Il partito coratino ha fatto sapere di non essere mai stato coinvolto nel processo decisionale per l’individuazione dell’assessore in quota IDEA. E quindi di non riconoscere nella figura di Luigi Di Ciommo, assessore in pectore del partito, un proprio rappresentante. A stretto giro, senza troppe giustificazioni, il coordinatore regionale Francesco Losito ha ribattuto di aver personalmente affidato a Di Ciommo l’incarico di rappresentare il partito nei tavoli di coalizione. Di Ciommo a quei tavoli avrebbe indicato il suo stesso nome per ricoprire la carica di assessore.
I nomi che trapelano sono frutto soltanto di indiscrezioni. In quaranta giorni mai il sindaco o i rappresentanti del centro destra hanno ritenuto di dover informare sulle fasi di scelta della giunta. Un silenzio assordante che la dice lunga sulle difficoltà che si stanno riscontrando nel completare il quadro dell’esecutivo. Se a questo si aggiunge il fatto che le segreterie locali di almeno due dei partiti di maggioranza non sono riuscite a fare sintesi al loro interno, al punto da rendere necessario l’intervento addirittura dei regionali, non sarebbe azzardato pensare che il sindaco D’Introno possa presentarsi in consiglio comunale solo con una parte della giunta, o addirittura da solo.
Le risposte arriveranno soltanto lunedì mattina.