L’invito è perentorio: questa amministrazione prima va via, meglio è per gli andriesi. A firmarlo gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, da sempre critici con l’amministrazione Giorgino, oggi ancor di più in dissenso dopo l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario da parte della maggioranza. Provvedimento sul quale i Cinque stelle andriesi, come ribadito dal capogruppo Michele Coratella, ospite di Fuori dal Coro – Il fatto del giorno, hanno preferito non votare (piuttosto che astenersi). Quel piano di rientro, sostengono i Cinque Stelle, non si regge in piedi: tra i punti più criticati, la previsione di introitare cinque milioni di euro nel 2019, dalla vendita degli immobili comunali (tra questi anche il macello di via vecchia Barletta) e triplicare le entrate tributarie, sempre il prossimo anno. Obiettivi difficilmente raggiungibili, spiega Coratella, che lunedì sera con tutti gli esponenti del Movimento, incontrerà i cittadini per spiegare cosa comporterà questo piano di rientro sulle tasche degli andriesi per i prossimi quindici anni. Per questo, ribadisce il capogruppo dei Cinque Stelle, il sindaco Giorgino e la sua maggioranza, prima vanno via, meglio è.
L’ipotesi di elezioni anticipate l’aveva prospettata anche il consigliere di Forza Italia, Antonio Nespoli, nel corso dell’intervista di due giorni fa a Fuori dal Coro – Il Fatto del giorno. Proprio dal coordinamento di Forza Italia è arrivata l’ennesima stoccata al sindaco Giorgino: l’approvazione del piano di riequilibrio è stato un atto di responsabilità politica, si legge in un comunicato stampa. Ma il senso di responsabilità non va confuso con una incondizionato fiducia al primo cittadino. Il vincolo di maggioranza è concluso non da oggi, evidenziano gli esponenti di Forza Italia. Lo scoglio del piano di rientro è stato superato, le fibrillazioni politiche restano tutte.