Per il sud c’è un piano straordinario che vogliamo rendere strutturale: la promessa la firma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla sue seconda inaugurazione della Fiera del Levante di Bari. Appuntamento, però, che rispetto ad un anno fa, ha connotazioni politiche diverse: dal governo gialloverde dello scorso settembre si è passati a quello giallorosso (con Movimento CinqueStelle e Partito democratico), a sostegno del premier pugliese.
Con due ministri che provengono dalla Puglia (Francesco Boccia e Teresa Bellanova, il primo agli affari regionali, la seconda all’agricoltura), la Regione che Michele Emiliano, governatore ricandidato alle elezioni del prossimo anno, magnifica con i risultati raggiunti in questi anni: cresce il turismo con quindici milioni di presenze nel 2018, sale sensibilmente l’occupazione rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno d’Italia, sta tornando a livelli adeguati anche la sanità. Un quadro che non può dimenticare, però, l’agricoltura messa in ginocchio da xylella, gelate e controversie giudiziarie sul piano di sviluppo rurale. Per questo Emiliano plaude alla nomina di un ministro pugliese all’agricoltura e assicura che questo governo (con quell’alleanza che lui avrebbe visto bene già nel 2013) sarà difeso sino all’ultimo dalla Puglia. La regione che attende l’alta velocità tra Bari e Napoli e che potrebbe ospitare nel 2021 il G20 a Bari. Lo chiede il sindaco Antonio Decaro e il premier raccoglie l’invito a spendersi per una candidatura. Sul piano straordinario per il sud, il presidente del consiglio indica le quattro direttrici d’azione: lo sviluppo del capitale fisico, la valorizzazione del capitale umano, il potenziamento del capitale sociale e la cura del capitale naturale. Insiste Conte sulla necessità di superare la contrapposizione tra Sud e Nord, perché sono dipendenti l’uno dall’altro, rilancia i punti programmatici del nuovo governo, tra i quali spiccano il contrasto all’evasione fiscale e il riordino del sistema delle agevolazioni fiscali. Tutti devono pagare le tasse, sottolinea il premier, perché tutti le possano pagare meno. E sul ritrovato feeling con l’Europa, Conte rilancia: ho messo il Sud al centro nel patto che ho proposto all’Europa alla quale verrà chiesto di tenere fuori dal deficit gli investimenti nella green economy.