Il Consiglio regionale pugliese ha approvato a maggioranza il disegno di legge sul Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2019, approvata anche la legge di Assestamento e variazione al bilancio 2020 e pluriennale 2020-2022 e la ratifica della variazione di bilancio adottata dalla Giunta regionale in via d’urgenza il 30 novembre. Anche il bilancio consolidato 2019 della Regione ha ottenuto il via libera.
“La Puglia è una Regione che con tutte le difficoltà ha i conti in ordine, è una Regione che ha un bilancio in salute. Questo è un dato oggettivo”, ha commentato l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese. “La Regione Puglia – ha proseguito – per quanto concerne il Fesr e l’Fse, al 31 dicembre 2019 ha certificato oltre 1 miliardo di euro speso e rendicontato”. Piemontese ha anche evidenziato che nei precedenti cinque anni il “governo Emiliano non ha assolutamente toccato la leva fiscale, con particolare riferimento all’addizionale regionale Irpef”. Sulla sanità è sempre “stato garantito l’equilibrio di bilancio anche nel 2019”.
“Circa la spesa farmaceutica, nel 2018 abbiamo avuto una riduzione di quella convenzionata di 46 milioni”, ha sottolineato Piemontese. Per quanto riguarda la variazione di bilancio, ha concluso l’assessore, “abbiamo messo mano agli interventi che il Governo regionale riteneva di maggior premura: quindi, i 30 milioni di euro per consentire a 7.682 cittadini pugliesi in condizioni di gravissime disabilità, o non autosufficienti, di poter ricevere 800 euro mensili nel secondo semestre”. Non sono stati dello stesso parere i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia e Lega: “Un rendiconto senza alcun scatto in avanti”, secondo il consigliere leghista Davide Bellomo che aggiunge come “si nascondono fondi formalmente impegnati, ma che non vengono mai spesi”.
La Regione aveva da spendere 11 milioni e mezzo nel settore trasporti e, invece, “durante la pandemia ha chiuso le scuole per la congestione dei trasporti per l’impossibilità di consentire corse aggiuntive a studenti e lavoratori”, ha detto Bellomo. Critica anche Fratelli d’Italia: “Ci sono tutte le debolezze che sono diventate tragedie nel corso di quest’anno come sanità, liste di attesa, carenza di personale, disorganizzazione anche nei rifiuti”, spiega Ignazio Zullo. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto in tutte le votazioni, tranne Antonella Laricchia che ha votato contro diversi articoli.