Carenza di medici, concorsi e avvisi pubblici andati deserti, posti vacanti e tanti servizi sotto organico. L’allarme è stato lanciato dall’Asl di Foggia che per questo ha deciso di istituire un comitato di crisi per far fronte alle denunciate emergenze e per cercare di rintracciare soluzioni. Una di quelle prese in esame riguarderebbe la riapertura dei concorsi nelle aree maggiormente carenti di organico in modo tale da poter consentire a più candidati, anche specializzandi, di parteciparvi.

“Arruolare quelle categorie di specialisti ormai introvabili quali anestesisti, ortopedici, radiologi, medici di Pronto Soccorso, psichiatri è una delle preoccupazioni principali di questa Direzione Generale e per farlo-ha dichiarato Vito Piazzolla, Direttore generale dell’Asl di Foggia-stiamo utilizzando tutti gli strumenti che la legge mette a nostra disposizione”.

Ed è stato lo stesso Direttore generale dell’azienda sanitaria locale del capoluogo dauno a soffermarsi sulle procedure concorsuali avviate negli ultimi tre anni (si tratta complessivamente di 130 possibili assunzioni). Ma molti di quei posti sono rimasti tuttora vacanti.

È il caso ad esempio di ortopedia. A dicembre scorso si è concluso il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 5 specialisti. Alle prove si sono presentati 6 candidati dei quali 5 sono risultati vincitori, il sesto idoneo. Dei vincitori solo uno ha accettato l’incarico.

Un altro esempio è ben rappresentato dall’area di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza (relativa al pronto soccorso) con il concorso bandito per 5 assunzioni a tempo indeterminato. Tra i 27 candidati, 17 sono stati ammessi ma le prove sono andate deserte. I posti, per questo, sono rimasti vacanti.

E tali problematiche interessano da vicino anche altre aree e settori. Per una carenza di medici definita come una piaga dell’intero sistema nazionale, che potrebbe ben presto trasformarsi in una vera e propria emergenza