Non è stata ancora scritta l’ultima parola sui verdetti della Serie D.
Le 36 retrocesse d’ufficio in Eccellenza hanno promesso battaglia e non hanno intenzione di seppellire l’ascia di guerra dopo il Consiglio di Lega. Il Comitato “Salviamoci”, composto da 31 delle società coinvolte, ha annunciato che si presenterà in tribunale per fronteggiare la LND.
L’idea di rivolgersi alla giustizia ordinaria era già stata anticipata dal presidente del Nardò, Salvatore Donadei, che sia durante gli scorsi appuntamenti di Monday Night sia nella conferenza stampa di venerdì scorso aveva confermato le intenzioni del Comitato.
La settimana si è aperta con il comunicato pubblicato da “Salviamoci”. “A seguito di una decisione improvvida – spiegano i presidenti dei club nella nota – annunciamo azioni giudiziarie nei confronti degli organi istituzionali, in particolare verso la LND e il presidente Cosimo Sibilia”. Un atteggiamento, quello delle autorità di categoria, definito autoreferenziale e privo di qualsiasi adeguatezza e sensibilità per la particolare situazione vissuta dal calcio italiano.
Una presa di posizione in risposta non solo al verdetto, ma anche al modo in cui è maturato: la Lega Dilettanti non si è mai interfacciata con le società al fine di comprendere le difficoltà dovute al Coronavirus, decidendo unilateralmente il futuro della categoria.
“Arrivederci dove mai avremmo voluto interloquire con i nostri rappresentanti, ovvero nelle aule di giustizia”. Si chiude così il comunicato del Comitato “Salviamoci”, che adesso porterà la sua battaglia al livello successivo. Tra le firmatarie ci sono, oltre al Nardò, anche Grumentum e Agropoli, mentre il Francavilla in Sinni ha già rinunciato al braccio di ferro con la categoria. L’estate del calcio italiano e pugliese, in ogni caso, è ancora tutta da scrivere.