Una situazione insostenibile, cosi’ il Presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, commenta la presenza della fauna selvatica nelle campagne.
Una corsa contro il tempo quella intrapresa per la raccolta mandorle che inizierà quest’oggi e proseguirà per 15 giorni.
Obiettivo: preservare il prelibato frutto dalle scorribande dei cinghiali che stanno attaccando in maniera vorace il raccolto, danneggiando anche gli alberi.
Un’allarme chiaro quello lanciato dalla coldiretti bari bat dopo le numerose segnalazioni degli agricoltori stanchi, ogni giorno, di dover affrontare l’annoso problema della presenza anche pericolosa di tali mammiferi.
A gradire le mandorle pugliesi, oltre ai pappagalli monaci, quindi anche i cinghiali che divorano il prodotto, rovinando perdipiù le piante. E’una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali. Secondo la Coldiretti Bari Bat, “i danni causati dalla fauna selvatica” al agricoltori e allevatori sono stimabili in “oltre 11 milioni di euro”.
Nel giro di 10 anni inoltre la presenza dei cinghiali è raddoppiata e ciò rappresenta ormai un serio rischio sia per le produzioni agroalimentari che per l’assetto idrogeologico del territorio, quanto per la vita degli agricoltori e degli automobilisti.
Particolarmente grave la situazione nelle aree rurali di grumo, palo del colle, bitetto, binetto, toritto, corato, altamura, spinazzola, minervino, andria, ruvo di puglia e santeramo.
Gli imprenditori agricoli ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, di fatti, con sempre maggiore frequenta segnalano i danni provocati da cinghiali e lupi che vivono e si riproducono principlamente nelle aree naturali protette ma che poi, inevitabilmente, sconfinano nelle aziende agricole, sulle strade limitrofe e in prossimità dei centri abitati.
La possibile soluzione ipotizzata dalla Coldiretti: utilizzare il reddito di dignità regionale “per pianificare un’attività di guardiania e sicurezza rurale”.
L’invito: dare piena attuazione alla legge regionale che stabilisce termini e modalità per gli indennizzi.