Una strage inarrestabile che viaggia ad una velocità di due chilometri al mese. L’allarme sulla xylella che dopo aver devastato la Puglia rischia di infettare l’intero mezzogiorno d’Italia, lo ha lanciato Coldiretti con il suo presidente nazionale Ettore Prandini che ha sorvolato con il ministro per le Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, l’area infetta da xylella che ha cambiato il volto e il paesaggio del Salento. Nuovi casi di contagio per gli ulivi si registrano in provincia di Taranto e il batterio adesso ha virato verso ovest a pochi chilometri dalla provincia di Matera. Il rischio è che la xylella possa infettare l’intero Mezzogiorno d’Italia, ribadiscono da Coldiretti.
In Puglia, dove si produce oltre la metà dell’extravergine nazionale, si è verificato il crollo del 65 per cento del raccolto che – sottolinea ancora la Coldiretti – ha messo in ginocchio migliaia di famiglie nei campi e nei frantoi con il contagio della Xylella che ha già colpito 21 milioni di piante e il conto dei danni ha raggiunto 1,2 miliardi di euro. Un altro dato allarmante lo porta all’attenzione dell’opinione pubblica il presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo: solo un terreno su quattro nelle provincia di Bari e nel Salento è curato e trattato secondo i principi delle buone pratiche agricole. Questo significa che il 75 per cento dei campi è completamente abbandonato con il rischio elevato di un avanzamento della sputacchina e della xylella con danni incalcolabili per l’olivicoltura.