Lo smaltimento illegale dei rifiuti è diventato tra le principali attività delle agromafie che, in Puglia, fa registrare il 28,7 per cento delle infrazioni accertate nel ciclo dei rifiuti sul totale nazionale. Secondo i dati dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura promosso da Coldiretti – sulla base degli accertamenti della magistratura – , negli ultimi 20 anni in Puglia siano stati sversati, tombati o bruciati rifiuti di ogni genere. Il servizio aereo del Raggruppamento Aeromobili dei Carabinieri, nel 2017 e nei primi 9 mesi del 2018 ha individuato ben 155 discariche abusive in Puglia.
“E’ inaccettabile che le aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente all’imprenditore agricolo che, spesso, è chiamato a rimuovere i rifiuti sversati da altri, se non riesce a dimostrare di non averli prodotti – denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia -. Si tratta di un fenomeno grave ed in forte aumento, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile”.
“Nel 2015 la Regione Puglia ha pubblicato un bando a favore dei Comuni – ricorda Muraglia – che aiutava le amministrazioni comunali nell’attività di rimozione e smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche, soprattutto in campagna. Sarebbe opportuno che ci fossero altri provvedimenti in tale direzione, perché gli agricoltori non possono restare sommersi dai rifiuti. Così come chiediamo che venga potenziato il controllo su territori assai vasti da parte della Polizia Municipale dei differenti Comuni dove il fenomeno è particolarmente allarmante”, conclude Muraglia.