Una città deserta e rispettosa delle sempre più stringenti norme governative atte ad evitare la diffusione del coronavirus. Questo è il panorama che abbiamo trovato a Trani in quella che è la seconda domenica dall’inizio delle restrizioni datato 9 marzo, giorno dell’istituzione in tutta Italia della zona rossa.
Da tale data abbiamo cominciato a raccontare quella che è la vita delle nostre città fissando nel fine settimana un appuntamento che ci conduce nel cuore delle stesse.
Dopo il primo sabato trascorso tra le vie del centro-storico di Barletta siamo stati a Trani nella zona del porto in una passeggiata che ci ha condotto fino al piazzale antistante la Cattedrale. E’ stata l’occasione per tracciare un bilancio dei sette giorni trascorsi caratterizati dal decreto cura Italia, dalla presentazione del piano ospedaliero regionale di contrasto al covid-19 e da una curva dei contagi che pur toccando proprio nella giornata di domenica il picco massimo di crescita in Puglia è stato definito da Pierluigi Lopalco, capo della task force regionale di contrasto all’epidemia “al di sotto delle previsioni”.
Entrando nel dettaglio abbiamo raccontato anche quanto accaduto sul territorio, con in primo piano la lotta dei sindaci agli assembramenti e tutte le iniziative prese in tal senso senza dimenticare naturalmente le situazioni della scuola, della giustizia e della chiesa con queste ultime che proprio in Trani trovano il proprio punto riferimento.
La lotta al coronavirus passa anche per le sanificazioni delle strade e proprio gli operatori dell’AMIU, azienda che gestisce i servizi ambientali a Trani sono state le uniche persone che abbiamo incrociato in strada. Il viaggio nell’era del coronavirus proseguirà anche la prossima settimana, intanto l’invito resta sempre lo stesso: restate a casa.