Un insolito via vai in una zona agricola di Cerignola, poco frequentata, nascondeva in realtà un capannone con all’interno un impianto di distribuzione di benzina completamente abusivo.

I militari della Guardia di Finanza hanno monitorato i movimenti di numerose auto che, una volta entrate, tornavano indietro dopo poco tempo.

All’esterno della struttura di fortuna, era presente un cartello che indicava il prezzo praticato del gasolio, pari ad un 1 euro e 40 al litro.

L’ingresso delle auto veniva gestito attraverso un sistema di radio ricetrasmittenti, che consentiva di smistare la coda per le tre pistole erogatrici collegate attraverso pompe contalitri a due serbatoi da mille litri ciascuno.

Al momento dell’intervento dei finanzieri un’auto era in fase di rifornimento, mentre altre stazionavano fuori in attesa del proprio turno.

L’intero impianto è stato sequestrato assieme a 2 mila litri di gasolio agricolo, all’incasso del giorno e a 14 fusti metallici utilizzati per trasportare il carburante.

Durante le operazioni è stata ricostruita anche la presunta cessione in frode di decine di migliaia di litri di gasolio agricolo, gravato da imposte, in misura inferiore rispetto ai carburanti destinati ad autotrazione.

Due persone, individuate come presunti gestori, sono state denunciate alla Procura di Foggia.

I controlli della Guardia di Finanza sono andati avanti su tutto il territorio: è risultato irregolare quasi un terzo delle 68 stazioni di servizio controllate nell’intera provincia di Foggia.

In 22 distributori di carburante sono state riscontrante violazioni che vanno dalla mancata esposizione dei prezzi a bordo strada all’omessa comunicazione al Ministero delle Imprese, in merito alle diverse tipologie di carburante venduto.

 

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