Se il campionato finisse oggi, l’ultimo piazzamento utile per i playoff andrebbe al Casarano.
Fino a nuove disposizioni, però, il quinto posto del girone H di Serie D è tra le posizioni più instabili dell’intero girone. I rossoblù sono il primo club a distanza dal quartetto di testa e devono guardarsi le spalle dal Taranto, unica rivale ancora in corsa per un posto negli spareggi promozione. Le serpi condividono tanto con gli ionici, dall’obiettivo stagionale alla discontinuità con cui vogliono raggiungerlo.
Il Casarano ha cambiato allenatore, lasciando De Candia per puntare su Bitetto, che però non è riuscito a dare quella vera scossa all’ambiente. Un ambiente che era partito per giocarsela al vertice fino alla fine, ma che ha dovuto fare i conti con l’inesperienza da neopromossa e con le numerose difficoltà che presenta un campionato del genere.
L’altalena dei salentini si può riassumere negli ultimi due match di febbraio. 7-0 incassato a Sorrento nello scontro diretto ad alta quota, con successiva conferenza stampa del presidente Giampiero Maci in cui si annuncia il ritiro punitivo, e vittoria per 1-0 contro il Foggia secondo in classifica. Una disparità di risultati, ma soprattutto di prestazioni, che rende indecifrabile una squadra dalle grandi potenzialità. Dopo la vittoria contro i satanelli, Bitetto affermò che quello visto a Sorrento non era il vero Casarano.
Ma il vero Casarano non è neanche quello che ha battuto il Foggia: lo 0-0 di Altamura, nell’ultimo match ufficiale disputato a marzo, dà l’idea di una squadra non ancora pienamente convinta dei suoi mezzi, spesso indolente e capace solo contro il Foggia di imporsi in uno scontro ai piani alti. La crisi a fasi alterne del Taranto e la flessione del Fasano, con la testa alla Coppa Italia, hanno permesso al Casarano di conquistare due punti di vantaggio sul sesto posto. Un margine importante, perché arrivato dopo aver già giocato il ritorno allo “Iacovone”.
La sosta per l’emergenza Coronavirus è il fattore imponderabile delle prossime settimane: la qualificazione ai playoff può essere congelata con il termine della stagione regolare oppure, ipotesi momentaneamente difficile, verrà rimessa in discussione con la ripresa del campionato. Al “Capozza” si rimane col fiato sospeso.