Sono considerate carta straccia, visti i risultati del giorno dopo, le ordinanze anti-botti che i sindaci di tutta Puglia firmano e confermano in vista delle festività. Due persone sono rimaste ferite a Foggia, un 17enne e un 33enne, hanno riportato lievi bruciature ai volti, 12 a Bari, un 43enne è il più grave e ha riportato lesioni ad una mano con una prognosi di un mese. Al Policlinico di Bari sono state 3 le persone in codice rosso, 21 in codice giallo, mentre un 15enne è stato ricoverato per ustioni al volto.
A Taranto, secondo i dati della Asl, i feriti sono quattro: due con lesioni agli occhi medicati e dimessi. Il più grave ha una ferita ad una mano e sarà operato in mattinata, mentre una donna ha riportato un trauma cranico per un tavolato cadutole in testa in un ristorante in seguito all’esplosione di un grosso petardo.
Altre cinque persone sono rimaste ferite nel Brindisino. Una di loro ha 16 anni e ha riportato lievi ustioni alle mani. La prognosi più grave è di 10 giorni. A Lecce, una sola persona è rimasta ferita ad un occhio ed è ora ricoverata nell’ospedale Vito Fazzi. Sono state molte le segnalazioni delle forze dell’ordine per stati di ebbrezza.
Non mancano gli interventi dei Vigili del Fuoco per cassonetti e auto in fiamme specie a Foggia, al quartiere San Pasquale di Bari e a Bitonto. In provincia, a Noicattaro, ignoti hanno dato fuoco al presepe allestito nella piazza centrale: “Avete deturpato un simbolo”, ha scritto il sindaco Raimondo Innamorato su Facebook e sulla stessa scia anche il sindaco metropolitano, Antonio Decaro ha espresso tutta la sua amarezza, nell’impossibilità di fare auguri istituzionali “a certa gente che rovina le nostre città”.
Un bollettino non indifferente, nonostante i sequestri della Finanza della Compagnia di Trani di 550 chili di fuochi d’artificio, sequestrati all’interno di un deposito, e l’intervento della Polizia di Stato di Bitonto sulle bancarelle in centro che hanno portato al sequestro di 26 bombe artigianali, delle Rambo2, che hanno terrorizzato l’Italia. Sono sette, in tutto tra le province di Bat e Bari, le persone denunciate per i reati di detenzione e commercio abusivo di materie esplodenti.