“Il Consiglio direttivo della Lega B non ha la competenza necessaria per abolire i play-out e per questo motivo la federazione farà una lunga riflessione nel consiglio in programma il 16 maggio”. A parlare sul caso Foggia è il numero 1 della Federazione Italiana Gioco Calcio Gabriele Gravina, la questione come facilmente immaginabile è tutt’altro che chiusa.
Nell’ambiente rossonero dopo il durissimo pomeriggio di lunedì nel quale si è passati in breve tempo dalla convinzione di poter giocare i play-out , alla beffa dell’annullamento degli spareggi salvezza, la giornata di martedì è stata caratterizzata dall’attesa e dalla volontà di far valere le proprie ragioni. Alla dura reazione del presidente Sannella che ha accusato l’assemblea di Lega di conflitto di interessi, si è unito tutto il mondo politico della capitanata pronto ad affiancare la società in una battaglia legale che si preannuncia lunga e senza esclusione di colpi.
Una prima tappa importante di questa battaglia si vivrà venerdì 17 maggio quando il collegio di garanzia del CONI si esprimerà sul ricorso dei rossoneri contro la penalizzazione di 6 punti ritenuta eccessiva poichè espressa in base ad un format, quello del campionato a 22 squadre poi non effettivamente realizzato vista la composizione a 19 squadre della serie B. Qualora il massimo organismo sportivo italiano accogliesse anche solo parzialmente la tesi del Foggia con conseguente restituzione di 1 o 2 punti, le carte in tavola cambierebbero ed i rossoneri sarebbero salvi direttamente o chiamati a giocare i play-out contro la Salernitana. Proprio in vista di questa eventualità Agnelli e compagni hanno nella giornata di ieri ripreso gli allenamenti in un clima surreale e di attesa per il responso della partita in corso nelle aule della giustizia sportiva.