Cresce l’attesa per il doppio atto finale di una stagione che, anche nella post season, ha regalato emozioni. Dopo Catanzaro, FeralpiSalò e Reggiana, saranno Foggia e Lecco a contendersi l’ultimo slot a disposizione per la Serie B.
I playoff di Serie C, però, sono un tabù da sfatare in casa Foggia. Vividi i ricordi della cocente doppia beffa contro l’Avellino nella finale del 2007 e quella più recente con il Pisa nel 2016. C’è, in ogni caso, una consapevolezza diversa nella squadra rossonera, che ha superato ogni ostacolo nel corso di questi spareggi. Clamoroso, incredibile e quasi dettato da fattori divini il percorso del Foggia, che ha vissuto un’annata travagliata con quattro allenatori diversi. Un miracolo sportivo cominciato con il 3-0 sull’Audace Cerignola allo “Zaccheria” e culminato all’”Adriatico” contro il Pescara ai calci di rigore dopo aver eliminato anche il Crotone nei quarti di finale. La mano di Delio Rossi, un autentico lusso per la categoria, si è vista soprattutto nella mentalità di una squadra dura a morire.
All’orizzonte, intanto, c’è il Lecco di Luciano Foschi che ha chiuso la regular season al terzo posto del girone A con 62 punti, uno in più rispetto ai rossoneri. In questi playoff, Lepore e compagni hanno già dimostrato di non soffrire i grandi palcoscenici. Dopo aver messo in fila Ancona e Pordenone, l’acuto più bello nei playoff per i blucelesti è arrivato proprio al “Manuzzi”, dove il Lecco ha superato il Cesena ai calci di rigore e ha staccato il pass per la finale. In uno “Zaccheria” che si prepara al tutto esaurito, dunque, la compagine lombarda proverà a mettere da parte la paura e giocherà con la solita leggerezza. Del resto, la spada di Damocle, al netto di una finale quasi inaspettata, forse pende sulla testa del Foggia.