L’attesa e l’emozione: stati d’animo diversi e comunque convergenti per Brindisi e Foggia, avversari nel turno preliminare di Coppa Italia di serie D.
Non un impegno di primo piano, ma comunque una sfida dalle tante curiosità che si potranno scoprire nel corso dei 90 minuti (e se non dovessero bastare per determinare la vincente, si andrà direttamente ai calci di rigore). Per il Brindisi, padrone di casa, è il ritorno nel calcio che conta, per i rossoneri sarà comunque una prima volta, dopo il disimpegno della famiglia Sanella e la ripartenza dai dilettanti con la società costituita dal cagliaritano Roberto Felleca.
Una prima volta è quella di Amantino Mancini come allenatore: il 39enne brasiliano racconta, alla viglia della gara, di essere emozionato anche perché è stato messo alla guida di una squadra che, il prossimo anno celebrerà il centenario seppur in serie D. Il risultato sarà importante per entrambe (chi passa il turno trova il Nardà che domenica ha eliminato ai calci di rigore e dopo uno scoppietante pareggio per 3 a 3 il Casarano), anche se Oliveri (tecnico dei messapici) e Mancini annoteranno quello che va e quello che dovrà essere sistemato in vista del campionato.
Che, va detto, è alle porte: più per il Brindisi atteso subito dal derby (questo un po’ più sentito) contro il Taranto di Nicola Ragno, mentre il Foggia rinvierà la prima, programmata a Fasano, ad altra data. Sull’entusiamo delle tifoserie, invece, si può già emettere un verdetto: è pari da una parte e dall’altra, anche se la serie D è arrivata per strade diverse.