Si indaga per comprendere se l’ombra del caporalato possa celarsi attorno alla tragedia avvenuta sabato scorso, sulla strada provinciale 105, tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri. Un incidente stradale tra un pullman e un tir carico di pomodori, un fatale scontro costato la vita a quattro braccianti agricoli, tutti migranti, che stavano ritornando dai campi.
Ora le indagini si stanno focalizzando per capire se dietro la tragedia, si nasconda anche una condizione di degrado e di sfruttamento dei lavoratori. Si sta infatti anche cercando di comprendere se le vittime avessero un regolare contratto di lavoro. Delle informazioni che potrebbero essere rivelate dai quattro feriti, al momento ricoverati all’ospedale di Foggia, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.
Intanto per dire basta ad ogni forma di sfruttamento, Flai Cgil Puglia, Fai, Uila, Arci, Libera, Terra, consulta sull’immigrazione della capitanata, hanno organizzato una manifestazione che si terrà mercoledì prossimo a Foggia.
E sono stati proprio i sindacati a scendere in campo, chiedendo l’intervento del Governo: “È necessario che il Governo intervenga nella daunia fronteggiando il caporalato, lo sfruttamento, l’illegalità e fornendo misure adeguate ai lavoratori, stranieri e no, e alle imprese del comparto agricolo”, ha dichiarato Carla Costantito, segretario generale della Cisl di Foggia .
Dello stesso avviso il segretario generale della Fai Cisl di Foggia, Lorenzo Di Varsavia, che ha chiesto un rafforzamento degli strumenti di controllo del territorio, affinche simili tragedie non si ripetano. “La lotta allo sfruttamento e al caporalato deve essere affrontata con la collaborazione e con la reale concertazione tra istituzioni, forze sociali e imprese- ha dichiarato Di Varsavia- è giusto che la caPItanata sia al centro dell’azione prioritaria preannunciata dal Governo”.