Immaginiamo una donna con il passeggino, un anziano o peggio ancora un disabile costretto sulla carrozzina , che normalmente vogliono vivere la propria città percorrendola per necessità o per una semplice passeggiata.
Quello che dovrebbe risultare un’azione quotidiana abituale ed ordinaria come andare a fare acquisti, raggiungere il proprio medico curante, ormai nella città di Barletta, risulta una vera e propria impresa, una corsa ad ostacoli nel tentativo di evitare buche, di piccole e grandi dimensioni, cedimenti stradali, mattonelle di marciapiedi divelte a causa delle radici di alberi sempre più sporgenti e tronchi che minacciano di cadere da un momento all’altro. Problemi che insistono tanto nelle zone centrali più rappresentative della città quanto nelle periferie.Casi questi ultimi, che costringerebbero a trasformare l’ironia di questo servizio in un triste racconto di cronaca nera o giudiziaria con un sottotitolo in grassetto, lo avevamo detto. Qualcosa infatti, si deve fare ed urgentemente, perché la gente, ha bisogno di vivere in sicurezza in una città, che oggi di sicuro sembra aver davvero poco.
Disagi che si acuiscono in maniera importante dopo abbondanti piogge, con smottamenti dell’asfalto, voragini di ogni dimensione, e manto stradale e dissestato e pericoloso. Ai barlettani poco importa sapere a chi appartenga la colpa di eventuali imperizie, o lavori fatti male, o a chi spetta intervenire attraversi lavori strutturali definitivi. È tempo di agire con tempestività guardando se necessario ad una collaborazione congiunta tra istituzioni locale e regionale chiamate a mettersi una mano sulla coscienza, l’altra nel portafoglio, evitando, si spera questa volta, di toccare quelle dei cittadini