L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale ha sottoscritto il contratto di appalto con l’ATI composta da “Nuova Oceanus Orca SRL” e dall’impresa “Lavori marittimi Ancona SRL”.
Entro due settimane i lavori per il dragaggio del fondale del porto di Barletta potranno avere inizio.
L’investimento ammonta a 3 milioni di euro.
Le attività, che cominceranno con la bonifica degli ordigni bellici (della durata di 90 giorni), saranno sospese in estate in ottemperanza alle disposizioni di tutela ambientale.
A metà settembre seguirà il dragaggio ambientale (che durerà 240 giorni).
L’intera opera avrà un costo complessivo di 6 milioni di euro e consentirà l’accessibilità via mare al bacino anche a navi di una stazza da 10mila tonnellate.
L’iter aveva subito uno stop a causa del ricorso presentato da una delle ditte escluse dalla gara di appalto: lo scorso mese, dopo un anno, il Consiglio di Stato ha sbloccato definitivamente l’opera.
“Finalmente – ha detto Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità di sistema portuale – possiamo avviare un’opera che riteniamo indispensabile e strategica per il porto di Barletta. Il dragaggio oltre a implementare significativamente la sicurezza della navigazione, eliminando i punti critici del fondale che possono rappresentare un rischio per le imbarcazioni, innalzerà in maniera sostanziale l’appeal dello scalo che potrà ospitare un maggior numero di navi, anche di ultima generazione, aumentando il proprio traffico merci”.
A commentare l’avvenuta firma del contratto anche il Capogruppo PD in Consiglio Regionale, Filippo Caracciolo che ha parlato di «passo in avanti storico per uno scalo portuale che si avvia a diventare tra i più importanti di Puglia dal punto di vista commerciale e non solo».
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