Dopo il comunicato della scorsa settimana, la conferenza stampa. Il Barletta 1922 torna a parlare a pochi giorni dalla nota pubblicata sui propri canali e lo fa con un incontro virtuale con la piazza biancorossa. La dirigenza ha ribadito la sua posizione nella conferenza in streaming, con le domande di stampa e tifosi poste direttamente da casa. Il concetto è semplice: la società è ambiziosa, ma parte di questa ambizione passa dal supporto dell’imprenditoria.
Sul tavolo della discussione c’è l’argomento ripescaggio. Il Barletta, che ha chiuso al quinto posto la stagione monca in Eccellenza, avrebbe la possibilità di presentare la domanda di ammissione in Serie D, qualora i criteri e le graduatorie siano effettivamente appetibili per i biancorossi.
La presenza di due squadre nella stessa categoria, con l’Audace che si riconfermerà in Eccellenza, acuisce il rischio di una dispersione delle risorse economiche cittadine. Il confronto c’è stato, ma i due progetti non convergono in un’unica via.
Punto fondamentale è anche quello legato allo stadio. Con il “Puttilli” in cantiere fino a dicembre 2020 e con il “Manzi-Chiapulin” escluso a priori, la dirigenza valuta un momentaneo esilio fuori città. Canosa e Trinitapoli sono le ipotesi maggiormente percorribili.
Le restrizioni per il Coronavirus e la questione degli impianti sportivi impedirà il normale lancio della campagna abbonamenti. La società, però, si ripromette di rimanere accanto ai tifosi. Se l’ambizione passa dall’imprenditoria, non può prescindere dalla sinergia con la piazza. Il Barletta è pronto a scendere in campo.