STOP

Lo stop per l’emergenza Coronavirus permette al Bari di rifiatare. I biancorossi hanno giocato l’ultimo match italiano prima della sospensione nel posticipo di lunedì a Catanzaro: con il pareggio, l’ennesimo in trasferta, il distacco dalla Reggina è salito a 9 punti con 8 partite ancora da disputare nel girone C di Serie C.

Difficile parlare di discorso chiuso, soprattutto vedendo il cammino altalenante degli amaranto dall’inizio del 2020. Il Bari, però, non è riuscito a scuotersi più di quanto previsto dopo l’esonero di Cornacchini. L’arrivo di Vivarini ha cambiato le carte in tavola, certo, con una risalita fino al secondo posto che ha restituito entusiasmo in città. In realtà, il nuovo tecnico è riuscito soltanto ad invertire il trend: se prima i biancorossi vincevano più in trasferta che in casa, adesso la situazione si è ribaltata. Il “San Nicola” è diventato un fortino, mentre lontano dalle mura amiche il successo manca dal 3-0 del 15 dicembre sul campo della Casertana.

L’unico dato realmente positivo è un ruolino, ancora in corso, che vede l’attuale tecnico senza sconfitte in biancorosso. L’ultimo ko, infatti, risale a quello di Francavilla Fontana, coinciso con l’esonero di Cornacchini. Vivarini è arrivato a Bari con una statistica dalla sua parte, ovvero la rimonta ai danni dell’Ascoli con il suo Teramo. Gli abruzzesi erano distanti 10 punti dai marchigiani, un margine recuperato fino alla vittoria del campionato che poi, però, non garantì il salto in Serie B per una combine messa in atto dal club.

10 punti, gli stessi che separavano il Bari dalla Reggina quando i biancorossi hanno realmente cominciato a progettare la rimonta. Nonostante un Antenucci in versione trascinatore, la differenza è rimasta pressoché la stessa: 69 a 60, con i calabresi saldamente in vetta nonostante due mesi di clamorose incertezze rispetto al girone d’andata.

Un trend negativo del quale il Bari non ha saputo approfittare: più che mettere in discussione il primato, con i pareggi esterni è stato messo a rischio addirittura il secondo posto, con un Monopoli che non molla e che ha fallito il sorpasso ai biancorossi solo per pigrizia e disattenzione in match tutt’altro che impossibili. Una situazione che deve far riflettere Vivarini. Il tecnico ha tempo per pensarci e attuare le modifiche adeguate, soprattutto per tornare a vincere in trasferta. Potrebbe essere troppo tardi, ma le occasioni per centrare la Serie B, in ogni caso, non finirebbero con il termine della regular season. Puntare al massimo dev’essere l’obiettivo del Bari, un massimo da raggiungere aprendo qualsiasi porta, anche eventualmente quella dei playoff.