Se ad appena 8 giornate dal termine del campionato, con un -10 di distacco dalla vetta, il Bari può ancora sperare in un clamoroso aggancio alla Reggina, il merito è solo ed esclusivamente del suo bomber.
Mirco Antenucci sta vincendo a mani basse la sfida con gli altri grandi attaccanti del girone C di Serie C, detenendo, per ora, il titolo di capocannoniere del campionato davanti a sorprese come Fella e garanzie come Corazza e Denis.
20 gol in campionato, 3 in più del centravanti del Monopoli. I due rivali della Reggina sono più staccati: El Tanque è fermo a 12, il suo collega di reparto ne ha segnati 14. Gli amaranto vantano un parco attaccanti più eterogeneo ed efficace, numeri alla mano, ma l’apporto che sta dando Antenucci è da leader che non si arrende. Non è facile in una squadra che non vince in trasferta da dicembre e che comunque è ancora al secondo posto in classifica, così come non è facile con tutta la pressione di dover inseguire la capolista.
Eppure, il bomber molisano c’è sempre ed è la colonna portante dei biancorossi in una stagione che ha presentato più difficoltà del previsto. Per fare un esempio, contando solo i gol decisivi tra i 20 realizzati in campionato, Antenucci ha garantito 27 dei 60 punti raccolti dal Bari in 30 giornate. Si contano anche le reti che hanno aperto le goleade, come quella contro il Rieti, ma che forse, senza il suo contributo, sarebbero potute diventare partite estremamente complicate.
L’obiettivo principale, una volta terminata la sosta forzata per l’emergenza Coronavirus, è quello di tornare a segnare gol da 3 punti anche lontano dal “San Nicola”, in modo da alimentare nel migliore dei modi le speranze di promozione diretta. Ma in realtà, anche se non dovesse arrivare, il Bari si giocherà l’approdo in Serie B con i favori del pronostico nei playoff. Difficile trovare una squadra, numeri alla mano, ma anche una fame ed un ambiente superiori a quelli dei biancorossi. Con un centravanti come Antenucci, poi, partire dall’1-0 è più di una semplice probabilità.