Siamo a quota tre.
Perché questa notte a Foggia, dopo i due attentati del 31 dicembre scorso, è stato colpito un altro esercizio commerciale. Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile la saracinesca di una macelleria in via dell’Immacolata e hanno appiccato il fuoco.
L’intervento dei Vigili del Fuoco ha limitato i danni: le fiamme hanno annerito solo la saracinesca e alcuni arredi interni. Il titolare, un 52enne foggiano, ascoltato dalla Polizia ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive.
“In questa città non si può lavorare”, dice, però, una parente dei titolari. “I miei titolari – ha detto una dipendente – sono persone perbene che lavorano onestamente tutti i giorni”. Gli inquirenti stanno cercando di comprendere, soprattutto, se i danni alla macelleria siano collegati ad un altro intervento effettuato nella stessa attività qualche ora prima, quando i poliziotti hanno bloccato e denunciato una donna di 29 anni, che aveva tentato di acquistare della merce pagandola con una banconota falsa di 100 euro. Nell’autovettura della 29enne – dicono dalla Questura di Foggia – i poliziotti hanno sequestrato un’altra banconota falsa dello stesso taglio.
Certo un aiuto alle indagini potrebbe giungere dalla visione dei filmati delle telecamere di sicurezza. Nelle vicinanze, inoltre, sono stati ritrovati i resti di un contenitore in plastica che probabilmente conteneva il liquido infiammabile utilizzato per innescare il fuoco.
Intanto, proprio in queste ora si sta tenendo una riunione in Prefettura, a Foggia, per far fronte alle emergenze di questi giorni che hanno visto coinvolti due bar, una bomba incendiaria sotto l’auto di un manager sanitario, testimone in un processo della DDA di Bari contro la mafia foggiana e l’omicidio del 53enne Roberto d’Angelo. È proprio da viale Candelaro – luogo dell’omicidio – che partirà, infine, la manifestazione organizzata da Libera e da altri gruppi contro la mafia il 10 gennaio prossimo. La marcia terminerà sull’isola pedonale nelle vicinanze di piazza Cavour.