Mostrano lo striscione con su scritto: “tutte le disabilità gravi sono uguali”. Reclamano il diritto, per i loro cari, di poter accedere ai fondi. Denunciano la natura di un avviso pubblico nato come inclusivo, ma che definiscono al contrario “discriminante”. Per queste ragioni circa 30 famiglie del comitato “uniti per l’assegno di cura”, sono scese in campo, dando vita ad una manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione Puglia e lasciando emergere tutto il loro malcontento. Le famiglie hanno infatti presentato regolarmente la domanda per accedere alla misura economica a sostegno delle persone diversamente abili. Una istanza, da graduatoria, ritenuta ammissibile ma risultata non finanziabile in quanto i fondi a disposizione della Regione, sarebbero ultimati.
A finire sotto accusa, così come sottolineato dalle famiglie che hanno dato vita al comitato “uniti per l’assegno di cura”, due presunti requisiti e relativo punteggio previsti nell’avviso regionale.