La città di Andria dice “No” ai depositi di rifiuti radioattivi. Il Comune, secondo quanto denunciato dall’amministrazione, potrebbe ritrovarsi vicino alle aree individuate dalla SOGIN SPA, società pubblica incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, e dal governo. In particolare a destare preoccupazione nella città federiciana sarebbero le zone situate all’interno del perimetro dell’area riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’UNESCO. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha già pubblicato sul proprio sito l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, individuando 15 siti tra la Puglia e la Basilicata. Ad essere particolarmente interessata la Provincia di Matera e i comuni di Altamura, Laterza e Gravina, con una appendice nel Potentino, a Genzano di Lucania. «Siamo assolutamente contrari alla realizzazione di depositi di scorie nucleari nei siti individuati nella carta nazionale delle aree idonee in Puglia – spiega l’assessore alla Qualità della vita, Savino Losappio. Appare davvero incomprensibile ritenere idonee a tale scopo aree che fanno parte del neo Geoparco Unesco. La realizzazione di un insediamento di questo tipo rappresenterebbe un rischio per la salute dei cittadini dell’intera area e andrebbe in netta contrapposizione con la vocazione turistica ed agricola di eccellenza del territorio. Con questa delibera prontamente trasmessa alla Regione Puglia per gli adempimenti di legge, chiediamo con forza di escludere detti siti dalle aree idonee ad accogliere il deposito in oggetto».