Sono stati resi noti in forma ufficiale i nomi dei 12 consiglieri provinciali eletti in Capitanata, laddove ad avere l’exploit maggiore è stata proprio la Lega di Matteo Salvini. Partito più suffragato è stato il Pd con 22.211 voti, che elegge Generoso Rignanese, il capogruppo al comune di Foggia Augusto Marasco e Antonio Stornelli, indipendente di estrazione Leu.
Seconda forza del consiglio è la LEGA con la lista Impegno per la Capitanata, capace di eleggere Paolo La Torre, Raimondo Ursitti e Annamaria Torelli. Proprio in seno alla compagine in ascesa nel centrodestra si è consumata la contesa tra gli uomini di Caroppo e i suoi oppositori, che comunque su Foggia fanno il pieno mostrando i muscoli.
In Forza Italia sono due gli eletti, Consalvo di Pasqua e Mattia Azzone: per quaòche centinaio di voti non entra in consiglio anche il cerignolano Natale Curiello.
Per CAPITANATA CIVICA ci sono Rosario Cusmai e Angela Lombardi. Uno a testa per
DIREZIONE ITALIA con Gino Fusco e l’UDC che piazza l’uscente Giuseppe Mangiacotti.
Centrodestra in ascesa dunque con il Pd che passa da 4 consiglieri a 3, seppure uno di questi risulta non organico ai dem. La Lega riesce a occupare tre posti grazie ai voti rosicchiati su Cerignola con due consiglieri al seguito del Carroccio.
Anche Capitanata Civica perde qualcosina, mentre in molti centri della provincia anche grandi comuni restano a secco di rappresentanza.
Si compatta il centrodestra intorno al presidente Gatta. Su una platea di 791 elettori, domenica ha votato l’83,57%, ossia 661 tra consiglieri e sindaci.
Elezioni che segnano un importante primo round in vista delle comunali a Foggia. A Cerignola e Manfredonia invece, grandi comuni della provincia, nei quali è arrivata peraltro la commissione d’accesso per verificare la sussistenza di condizionamenti mafiosi, il risultato potrebbe generare non pochi sussulti. Nel centro sipontino non ce la fa la Mariagrazia Campo, sorella del consigliere regionale Pd Paolo Campo, sintomo del momento di crisi piddino; a Cerignola i mettiani appoggiano il candidato di Forza Italia Natale Curiello, snobbando il collega di maggioranza Antonio Limotta, e la situazione precipita, con Federazione Civica all’attacco del primo cittadino.
Una domenica che, a 24 ore dallo spoglio, disegna una nuova geografia politica della Capitanata e rapporti di forza mutati in favore di un centrodestra a trazione salviniana.