“Il Governo deve necessariamente consentire alle aziende locali di poter beneficiare dei fondi, indispensabili per rilanciare un settore trainante e messo in ginocchio dalle gelate del febbraio-marzo del 2018”. Sono le parole ed è l’auspicio del senatore Dario Damiani, che ha preso parte al tavolo di responsabilità dell’agricoltura pugliese convocato, a Bari, presso la sede regionale di Confcooperative. Forza Italia si schiera così a fianco dei gilet arancioni, nella battaglia per il riconoscimento dei danni causati dalle gelate e per l’accesso ai fondi da garantire anche alle imprese agricole prive di assicurazione al momento della calamità atmosferica.
“Il 2018 è stata un’annata disastrosa per la produzione, che rischia di avere ripercussioni sul futuro di tante piccole e medie aziende, se il governo non dovesse intervenire subito con provvedimenti mirati e misure di sostegno economico certe”, ha dichiarato il Senatore Damiani, in una nota.
Intanto i gilet arancioni continuano a nutrire preoccupazioni per il continuo rinvio dell’approvazione della declaratoria sulle gelate.
L’emendamento già predisposto, nel decreto semplificazione, per il riconoscimento dello stato di calamità, non è stato al momento approvato, in commissione, in Senato. Se ne parlerà nuovamente, in aula, lunedì prossimo. E gli agricoltori pugliesi, per questo, sono sul piede di guerra.
“Sappiamo-ha dichiarato il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli- che ci sono delle forti resistenze sull’approvazione della declaratoria dello stato di calamità naturale per le gelate del 2018 che hanno distrutto l’economia agricola e olivicola pugliese. Siamo pronti ad invadere la Capitale e a marciare con i trattori e non ce ne andremo fino a quando non otterremo quanto ci spetta”- ha concluso Onofrio Spagnoletti Zeuli evidenziando l’importanza dell’approvazione della declaratoria e dello stanziamento di fondi reali nell’ottica di far rinascere le aziende del territorio, fortemente provate dalle avverse condizioni atmosferiche dello scorso anno.